Quando si parla della spiritualità e della teologia della chiesa d’Oriente, si ricordano subito la dottrina e gli insegnamenti di Nestorio, nonostante egli non appartenesse a quella chiesa. Per capire questo legame dobbiamo parlare della scuola di Antiochia, dove Nestorio ha studiato.

La scuola di Antiochia fu fondata all’inizio del IV secolo da Trigorio di Tarsus e dal suo discepolo Teodoro di Massiseen. Nestorio studiò nella scuola di Antiochia, suo maestro fu Teodoro di Massiseen, ed egli stesso insegnò analisi biblica nell’ambito della medesima scuola. Nel 428 divenne Patriarca di Costantinopoli.

Il pensiero di Antiochia è simile a quello semitico antico, centrato sul mistero di Dio e sulla sua grandezza (Antiochia segue la dottrina aristotelica: parte dall’uomo e arriva a Dio; Alessandria invece, come Platone, parte da Dio e arriva all’uomo).

Essa analizza la situazione biblica storicamente, rifiutando l’analisi spirituale lontana dal significato letterale.

Gli insegnanti della scuola hanno concentrato le loro riflessioni sull’umanità di Cristo. In particolare Teodoro di Massiseen ha posto come elemento centrale per la teologia il mistero della persona di Cristo, affermando che Cristo è un uomo perfetto, in unione con la parola divina, in una persona unica ( persopa).

Mentre Alessandria punta i suoi insegnamenti sulla parola divina più che sull’umanità, Antiochia guarda soprattutto alla distinzione tra le due nature, divina e umana, entrambe perfette.

Nel concilio di Efeso del 431 gli insegnamenti di Antiochia vengono vietati per l’intervento di Cirillo d’Alessandria.

(Da “La nascita della Chiesa d’Oriente” di Fadi Philippe Habib e A. Joos, Pontificia Università Urbaniana, Anno Accademico 2003/2004").

Approfondimento:
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