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Il giorno 9 maggio 2009 alle ore 7,30 il nostro gruppo di 42 dei soci del “Salotto di conversazione” è partito da Piazza Sempione alla volta di Ercolano.

Tutti comodamente seduti in un accogliente Bus Gran Turismo siamo andati a visitare gli scavi archeologici iniziando dal lato della città prospiciente l'antica spiaggia. Ossia abbiamo goduto della stessa visione prospettica di quanti sbarcavano nella città vitale e popolosa, prima di quel giorno di agosto del 79 d.c., in cui il Vesuvio la ricoprì sotto una coltre di fango spessa 8 m per restituirla, integra in ogni dettaglio, all'uomo del secondo millennio. Logicamente oggi, Ercolano, appare solo in una parte della sua estensione, quella appunto più vicina al mare. E l'area archeologica resta ancora sepolta almeno per i ¾ , soprattutto per il fatto che viene a trovarsi sotto il moderno abitato, essendo stata persa nei secoli completamente, la memoria dell'esistenza della città. Abbiamo camminato per tre ore lungo i decumani e cardi dell'antica città romana, e abbiamo potuto vedere:
•  le Terme, dagli spogliatoi con volta a botte, sedili su tre lati e mensole per appendere le vesti e dove si ammira il raffinato mosaico del pavimento dello spogliatoio femminile;
•  la Casa d'Argo, con l'atrio spazioso arricchito di un colonnato, pavimento in cocciopesto e pareti affrescate con costosi fondi nero e rosso, ottenuto con pigmenti di origine animale;
•  la Casa del Mosaico di Nettuno e Anfitrite , appartenuta ad un ignoto mercante, ricco e raffinato, che esercitava il suo commercio nella vasta bottega aperta sulla strada e comunicante col resto dell'edificio;
•  la Casa dei Cervi la più raffinata ed elegante dimora finora rinvenuta nella città, nella quale si possono ammirare i due celebri gruppi marmorei raffiguranti "Cervi assaliti da cani", rinvenuti nel giardino della casa e un' interessante statuetta, quella dell' Ercole ebbro, unica nel suo genere;
•  La Palestra che occupava la parte orientale dell'insula, costituita da una grandiosa Palestra , con al centro un ampio spazio scoperto, nel quale si trovano una piscina di notevoli dimensioni ed una più piccola; area scoperta, circondata per tre lati da un portico con colonne ed aveva un criptoportico sul lato rimanente;

Ma perché andare ad Ercolano??.............Forse perché, nella vicina Torre del Greco, giunta l'ora del pranzo, dopo cotanta camminata, il Ristorante “Casina Rossa” si sarebbe offerto nel suo splendore, proteso nel mare con l'acqua che lambisce il piede della palafitta che regge l'ampio terrazzo da cui si gode su un panorama splendido da Sorrento Punta Campanella – Capri (a sinistra e più vicino) fino a, con vista lungo tutto il golfo, intravedere l'isola di Ischia sul lato alla destra.

Ed ha la cultura, la compagnia o un tale magnifico scenario gratificato i commensali più dell'aver gustato:
•  l'antipasto composto da: insalata di polpo, moscardini e gamberi fritti, acciughe marinate, sautè di vongole e cozze, bruschetta e frittelle di alghe;
•  i primi di spaghetti alle vongole, seguito dall'abbondante calamarata allo scoglio;
•  il secondo di frittura di pesce di paranza o orata al forno accompagnato da insalata mista,
•  tutto coronato dalla delizia al limone della costiera, dessert, sconosciuto alla maggior parte dei convenuti, seguito da liquori e caffè, tutto accompagnato da vino ed acqua fresca in abbondanza?

Chissà! Questi sono gli ingredienti del Salotto di Conversazione. Certo è che dopo la passeggiata sul lungomare della cittadina, in uno splendido pomeriggio pieno di sole, il gruppo ha intrapreso il viaggio di ritorno, allietato da… penniche…e canti a squarciagola con la chitarra, rientrando a Roma, tutti un po' stanchi ma molto felici, intorno alle ore 21,00.

Cinzia Longo