I paramenti sacri confezionati dall'abito nuziale della Regina Elena sono stati restaurati dall'A.I.R.H., a spese dell'Associazione
stessa. In proposito riteniamo interessante riferire i seguenti dati tecnici
come li precisa la Dott.ssa Erina Russo de Caro che ha particolarmente seguito
la storia e l'evoluzione del restauro: «I paramenti consistono in tre
pianete, dai relativi accessori e da un panno sottocamice Il restauro è
stato eseguito da Cecilia Malm e Simone Pelizzoli.
Estremamente interessante è il ricamo a rilievo in argento raffigurante
nodi d'amore (nodo sabaudo) e margherite in onore della Regina Margherita. Il
tutto su seta rosata avorio. Essendo particolarmente delicato il raso e il ricamo,
l'abito fu aggredito da agenti inquinanti, polvere e umidità, provocando
così notevole degrado.
Si è intervenuto cercando di dare un supporto sufficiente al tessuto
e per fermare anche il degrado del ricamo. Si è pensato particolarmente
ad un intervento conservativo mediante fissaggio dei frammenti e dei tagli con
materiale adatto. Si è spolverata la superficie usando un apparecchio
aspiratore idoneo e si è usato un nuovo tessuto all’interno per
dare più consistenza all’oggetto. La pulitura dei ricami è
stata fatta con solventi adatti.
Indispensabile è stato quindi l’allestimento di una vetrina adatta
a contenere e conservare così prezioso manufatto. Nella vetrina è
controllata l’umidità al 60% e l’illuminazione non è
superiore ai 50 lux, inoltre sono sotto controllo la polvere e gli agenti inquinanti.
Si è studiata la posizione del manufatto e si sono inoltre scelti i materiali
che risultino consentiti dalle norme U.N.I. per l’esposizione di oggetti
in luoghi pubblici. Nella vetrina è collocato un termoigrometro. La teca
è a chiusura ermetica.
(Da Carlo d'Amelio e Roberto Ventura, La Regina della Carità, Roma Natale
1993)
