S. Maria degli Angeli e dei Martiri
Home | Menu Parrocchia
Pensiero dell'uomo
 

L'Associazione Associati Statuto Obiettivi Eventi Cultura Musica Contatti

 

L'itinerario del pensiero dell'uomo, affascinato dalla meraviglia del mondo, inizia con l'analisi della propria esistenza e della realtà che lo circonda.

Conoscere se stessi e l'universo costituiscono infatti il problema principale che l'uomo, attraverso il libero pensiero, cerca faticosamente di comprendere.

Tale analisi si avvale dell'intelligenza, livello più alto del pensiero che, come dice Kant, in questa fase delicata di ricerca diventa ragione, svolgendo nella maniera più ampia, tutte le proprie capacità intellettive.

È indispensabile, però, per non perdersi nel mistero della vita, che questa ragione venga ben orientata perché l'intelligenza, stimolata verso una ricerca più complessa, essendo per natura ineluttabilmente contemplativa, affronti con successo il processo di relazione conoscitiva della realtà.

Non v' ha dubbio, infatti, che tale realtà si manifesti in due diversi modi: in maniera fenomenica, attraverso i sensi ed in maniera intellettiva attraverso l'inseità, dalla quale ultima si apprende, talvolta anche inconsapevolmente, una realtà governata da un principio intelligibile, nel quale sicuramente sono compresi, il bene, il vero, l'idea, il sentimento e l'amore.

Questo principio intelligibile, connaturato al pensiero di cui è parte inscindibile, rimane completamente distaccato dalla realtà fenomenica, proprio perché è capace di autodeterminarsi liberamente, al di fuori dei condizionamenti meccanicistici.

La conoscenza dell'uomo, centro dell'Universo, si sviluppata così attraverso la più ampia manifestazione di libertà, condizione essenziale di cui si avvale l'intelligenza, in quanto, attraverso essa apprende la realtà fenomenica e le leggi che la regolano, senza interferire nella ricerca pura ed intelligibile, del puro pensato.

Ecco, allora, che ciascuna esistenza, unica ed irripetibile, stupita di se stessa e del mondo che la circonda, avverte nella propria coscienza il vero senso dell'esistenza e ne prova appagamento.

Al contrario, allorché nell'uomo si innesta il contrasto tra il soddisfare prevalentemente i bisogni sensibili o quelli della coscienza e nella immane lotta gli impulsi sensibili riescano a prevalere, l'uomo, persona, finisce per inaridirsi con insoddisfazione interiore, proprio perché la parte più spirituale di se stesso è stata soprafatta rimanendo inascoltata.

Si impone allora, l'intervento di quella intelligenza contemplativa che sganciata dal sensismo deve sforzarsi di porgere attenzione al Tutto e non ad una porzione soltanto di esso, proprio per una corretta interpretazione dell'esistenza.

In tal modo, l'intelligenza, estesa a largo raggio, è idonea a comprendere il Tutt'Uno, supera la limitata visione di una realtà meramente fenomenologica e si perfeziona attraverso una realtà oggettiva e trascendente, focalizzandosi proprio nella coscienza, divenendo autocoscienza, avendo percepito dall'Incondizionato la propria indissolubilità.

Tale ricerca finisce così per identificare l'Incondizionato, non come mero principio spirituale né tanto meno come altissima idea astratta, bensì la fa propria, quale concretezza religiosa e vero rapporto con la realtà.

Non si può poi, omettere di considerare come nella ricostruzione del pensiero l'uomo si sia avvalso, sin dalle mitiche origini, di una forma iniziale poetica, dettata soprattutto dal sentimento, anche essa fonte di conoscenza e di ricerca, vero antecedente storico della filosofia nonché delle cause, del principio e del perché delle cose, e nel suo ingigantirsi attraverso la continua relazione evolutiva e conoscitiva si arricchisce proprio di quel senso religioso da sempre connaturato che non ha cessato mai di porre all'uomo domande sempre religiose.

Tale continuo sviluppo intellettivo dell'uomo, agevolato da una natura a lui sorprendentemente congeniale, tale da fornire quanto necessario per i propri bisogni primari e secondari, consente che quell'intelligenza divenuta ragione, livello più nobile della persona, raggiunga i segreti insondabili della natura che circondano l'uomo e che per la propria esistenza gli sono stati dati.

È incontestabile, infatti, come l'esistenza dell'uomo non sia opera sua, in quanto essa gli è stata data così come tutta la realtà nella sua immensità, ivi comprese le leggi che regolano tutto l'universo, gli sono state date.

Attraverso, pertanto, questo libero faticoso cammino di pensiero, l'uomo raggiunge con difficoltà e sacrificio la Verità, che è una ed una soltanto, l'Assoluto, l'Incondizionato, o se vogliamo denominarlo con un termine più appropriato, Dio.

Giovanni Borrelli

Page Made by Big Ben. This work is copyright. Read copyright for details. Powered by Cometa Comunicazioni e Associazione Davide.it Onlus. Sito amico di davide.it per la tutela dei minori. Ultima modifica del 23/01/2010

Santa Maria degli Angeli Roma