" IL TABULARIUM LATERANENSE"

" ANTICIPAZIONI"

Tale digitalizzazione, mai realizzata prima, è stata compiuta per regalare alla cultura universale i preziosissimi codici manoscritti autografi n. 56 e n. 59, custoditi nell’Archivio Musicale dell’Arcibasilica di S. Giovanni in Laterano. Dello stesso archivio sono state digitalizzati un ingente numero di manoscritti e di partiture rare di musica monodica e polifonica di autori come Giovanni Andrea Dragoni, Gerolamo Frescobaldi, Giovanni Carissimi, Giovanni Battista Pergolesi, Giuseppe Ottavio Pitoni, Girolamo Chiti, Cristobal de Morales.
Il capitale culturale sarà presto visibile in web tramite il portale della Fondazione che prenderà il nome dell’apostolo Paolo di Tarso, interamente dedicato alla Bellezza.

Il progetto della Fondazione è stato finanziato dall’ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Inoltre, nell’ambito della conservazione dei beni culturali nel settore digitale la Fondazione ha ricevuto l’approvazione di altri due progetti per un totale complessivo di circa nove milioni di Euro che coinvolgeranno le città di Roma, la Regione Piemonte, la città di Lucca, la Regione Molise. Il primo già approvato dal Comitato dei Ministri per la Società dell’Informazione del 29 luglio 2003 nell’ambito del più ampio progetto di sviluppo del NTC - Network Turistico Culturale proposto dalla DGBLIC – Direzione Generale dei Beni Librari e degli Istituti Culturali. Il secondo già accolto dalla Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali e finanziato con i fondi disponibili sul capitolo di spesa n. 7004 per un totale complessivo di circa sei milioni di euro.

Le finalità istituzionali perseguite dalla Fondazione prevedono il collegamento ed il raccordo con gli standard e le procedure operative del servizio bibliotecario nazionale e della Biblioteca Digitale Italiana (BDI) per cui il patrimonio bibliografico, documentale ed audiovisivo digitalizzato sarà reso disponibile anche a tutti gli utenti dei servizi offerti dalla rete SBN, della BDI e della Rete della Musica Italiana (ReMI).

L’iniziativa on line avrà non solo la valenza di un contributo strettamente legato al settore della musica ma intende essere un prestigioso apporto culturale in termini di Bellezza che dall’Italia sarà divulgata in Europa e nel mondo.
Le opere d’arte sono state oggetto di una particolare lavorazione, risultato di una accurata ricerca tecnologica e metodologia in materia fotografica analogica e digitale, della quale la Fondazione è ideatrice e titolare esclusiva dei diritti, ispirata alla configurazione estetica delle note perle nere di Franco Maria Ricci.

Questo per consentire una esposizione mai vista prima del prodotto culturale nazionale.

La fiducia accordata dal Capitolo Lateranense alla Fondazione Paolo di Tarso ha fatto sì che le opere siano assicurate e tramandate al futuro anche grazie ad una memoria digitale di altissima qualità di cui lo stesso Capitolo ne sarà titolare.

“Un’esperienza certamente unica - dichiara la D.ssa Luana Gallo, Presidente della Fondazione Culturale Paolo di Tarso - ed un risultato importante per la cultura internazionale, non solo per la grande famiglia cristiana ma per tutta l’umanità.

Il lavoro è stato caratterizzato da una grande sinergia tra le istituzioni del Capitolo Lateranense, proprietario dei beni, della Direzione Generale per gli Istituti Culturali e per i Beni Librari, della Direzione dell’ICCU. Sin dall’istituzione della Fondazione abbiamo voluto puntare sulla tecnologia d’avanguardia nei settori della fotografia digitale e della digitalizzazione in genere, al fine di divulgare tramite l’immagine, particolarmente curata, la bellezza oggettiva ed immediata dell’arte nonchè la conoscenza del nostro patrimonio culturale sacro che non rappresenta solo le radici culturali dell’Europa ma di ogni uomo che apprezza la libertà e la civiltà che risiede anche nell’eredità dei nostri padri.

Il nostro intento è prima di tutto quello di rispettare il valore umano, culturale e tradizionale, oltre che religioso che questi noti codici manoscritti rappresentano, interpretando anche il principale motivo per il quale il Capitolo Lateranense ha reso disponibile le opere.

Così come la pausa è fondamentale nell’armonia musicale, l’istante lo è nella comunicazione multimediale web. La nostra Fondazione studia in particolare l’utilizzo dell’istante fotografico per comunicare il valore eterno della cultura. Numerosi altre fonti saranno portate alla luce grazie al progetto “Ildefonso Rea” studiato dai nostri specialisti romani e piemontesi. Infatti, unitamente agli esperti della sede del Piemonte presieduta dal Dott. Carlo Mondini, verranno presentati a breve nuovi itinerari turistico - culturali che inviteranno il turismo internazionale alla scoperta della Bellezza del Sacro. Fondamentale per la crescita dei giovani è la riscoperta dei documenti riportati alla luce dall’archivio. Il coraggioso esempio del Capitolo Lateranense che ha aperto la sua coscienza al mondo potrà essere seguito nel Paese e ovunque proprio in virtù della crescita culturale e umana di tutti i giovani del mondo”.

Un particolare ringraziamento da parte della Fondazione Culturale Paolo di Tarso per i successi conseguiti viene rivolto al Capitolo Lateranense, al Prefetto dell’Archivio Capitolare Mons. Louis Duval-Arnould.

Roma, lì 6 settembre 2004

Per informazioni: fondazione@paoloditarso.it
Ufficio Comunicazione:
Sede di Roma D.ssa Viviana Normando 347.0340338; viviananormando@tiscali.it

Sede di Cuneo: Dott. Giovanni Teppa 335.1336754