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Iscrizioni esistenti nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme |
Ogni scheda è costituita dal testo, da una breve nota e dalla traduzione in italiano curata da Laura Certaldi. Nell’abside della Basilica
Epigrafe marmorea nell’abside della Basilica sopra la nicchia racchiudente il quadro della Vergine degli Angeli. Si vuole che l’iscrizione sia stata dettata dallo stesso pontefice Pio IV. Un tale Andrea Bacci aveva modificato l’iscrizione in questo distico: Forse per rispetto a Pio IV la correzione non venne eseguita quando fu costruito l’ornamento marmoreo attorno al quadro della Vergine esistente nella Tribuna. CIÒ CHE FU UN IDOLO ORA È UN TEMPIO DELLA VERGINE. L’AUTORE È PAPA PIO. FUGGITE DEMONI.
EPHITAPHIUM
EPITAFFIO DI ANTONIO DEL DUCA, CHE RIPOSA NEL TEMPIO DEDICATO ALLA VERGINE DEGLI ANGELI, DOVE C’ERANO LE TERME DI DIOCLEZIANO. IL PRESBITERO MORÌ NELL’OTTOBRE DEL 1564 A 73 ANNI.
D. O. M.
I CARDINALI SERBELLONI, BORROMEO E DE ALTEMPS A PAPA PIO IV, LORO PARENTE, CHE FU SOMMO PONTEFICE PER 5 ANNI, 11 MESI E 15 GIORNI, MORTO NEL DICEMBRE DEL 1565 ALL’ETÀ DI 66 ANNI.
D.O.M. Iscrizione lapidea nall’abside in cornu Epistolae in memoria del Cardinal Serbelloni posta dal suo nipote Fabrizio. Il disegno di questo ricordo marmoreo e del precedente in memoria di Pio IV da molti si attribuisce al Buonarroti. La cosa credo non corrisponda al vero, poiché Michelangelo era già morto da circa 20 anni quando furono trasportate le ceneri di Pio IV a S.Maria degli Angeli e fu eretto il ricordo lapideo a questo Pontefice. L’epigrafe poi del Card. Serbelloni fu scolpita quasi 30 anni dopo la morte del Buonarroti. FABRIZIO SERBELLONI, NIPOTE DEL CARDINALE ANTONIO, AL SUO PARENTE, UOMO DI GRANDE PRUDENZA E CHE GODETTE DELLA STIMA DEI PAPI DELLA SUA EPOCA. CON MASSIMA ATTENZIONE RICOPRÌ L’INCARICO PER 32 ANNI; MORÌ NELL’APRILE DEL 1591, ALL’ETÀ DI 72 ANNI.
CONSALVUS ALBERUS IO. F. SACELLUM HOC SITU ET RUINIS In una lapide della Cappella di S. Maria Maddalena. Consalvo Albero eresse questa Cappella a sue spese e in mezzo ad essa costruì un sepolcro sotterraneo per sé e per i suoi nel 1579. NEL 1579 CONSALVO ALBERO, FIGLIO DI GIOVANNI, EDIFICÒ, NEL MEZZO DELLA CAPPELLA DI S.MARIA MADDALENA, UN SEPOLCRO PER SÉ ED I SUOI FAMILIARI. COSTRUÌ LA CAPPELLA A PROPRIE SPESE E LA ABBELLÌ CON ORNAMENTI VARI.
IOANNI ALBERO PETRI F. CUIUS PROBATISSIME ACTIONES
ISCRIZIONI POSTE DA CONSALVO ALBERO IN MEMORIA DEI SUOI FAMILIARI:
GREGORIUS XIII PONT. MAX. Iscrizione scolpita in ardesia e murata nella Cappella di S.Pietro. Ricorda l’indulgenza plenaria perpetua concessa da Gregorio XIII a tutti i fedeli che visitano detta Cappella il giorno di S.Pietro in Vincoli. PAPA GREGORIO XIII CONCEDE L’INDULGENZA PLENARIA IN PERPETUO A TUTTI I FEDELI CHE, PENTITI DEI PECCATI ED AVENDO RICEVUTO L’EUCARISTIA, VISITINO LA CAPPELLA DI S.PIETRO DURANTE IL GIORNO DELLA RICORRENZA DI S.PIETRO IN VINCOLI. LA CONCESSIONE È DATATA ALL’OTTOBRE DEL TREDICESIMO ANNO DEL SUO PONTIFICATO.
D.O.M.S. VIRTUTE VIXIT.
Epigrafe su la tomba del Card. Alciati Protettore dei Certosini, nell’ingresso o vestibolo a destra.
SACELLUM HOC PECUNIA SUA
NEL 1585 PIETRO ALFONSO AVIGNONESE A SUE SPESE COSTRUÌ ED ORNÒ LA CAPPELLA DI S.PIETRO APOSTOLO, DESTINANDOLA ALLA PROPRIA SEPOLTURA, CONFIDANDO PER IL PERDONO DEI PECCATI NELLE PREGHIERE DI QUANTI SI SAREBBERO RECATI A VISITARLA.
Fu eretto nel 1604 in memoria del ⁞cardinale cosentino Pietro Paolo Parisi dal nipote Flaminio, vescovo di Bitonto, Prefetto e Legato del Concilio di Trento. E' simile a quello michelangiolesco posto di fronte. Epigrafe:
D.O.M.
IL CORPO È COPERTO DALLA TERRA. LA FAMA VOLA DI BOCCA IN BOCCA.LO SPIRITO ARRIVA ALLE STELLE.
DEO TRINO UNI HIERONIMUS EQUES S.STEPHANI Iscrizione nella Cappella di S.Giacinto eretta da Alessandro Litta Patrizio milanese e dove volle che riposassero le sue ceneri. AL NOBILE MILANESE ALESSANDRO LITTA, PATRONO DELLE CAUSE DEI RE CATTOLICI A ROMA E UDITORE DELLA ROTA, UOMO NOTO AI PAPI PER DOTTRINA E VIRTÙ; ERESSE LA CAPPELLA DI S.GIACINTO CON LA PREGHIERA DI UNA COMMEMORAZIONE SETTIMANALE.
D.O.M.
Sulla tomba del Pittore e Poeta Salvator Rosasituata presso la porta della Chiesa a sinistra di chi entra. Il monumento sepolcrale è opera dello scultore Bernardo Fioriti. IL FIGLIO AUGUSTO COMPOSE QUI SALVATOR ROSA DI NAPOLI, SECONDO A NESSUN PITTORE DELLA SUA EPOCA, PARI AI MIGLIORI FRA I POETI DI TUTTI I TEMPI. MORÌ A 60 ANNI NEL MARZO DEL 1673.
D..O.M.
ALLA PIA MEMORIA DI AGOSTINO CARNOTTI CHE NEL TESTAMENTO DEL DICEMBRE 1663 CHIESE DI FAR CELEBRARE UNA MESSA AL GIORNO PER LA SALVEZZA DELLA SUA ANIMA.
SUB PONTIFICATU INNOCENTII XI JACOBUS PUCCIUS DE PISCINA FECIT. Iscrizione nella campana più alta. SOTTO IL PONTIFICATO DI INNOCENZO XI, DOPO LA LIBERAZIONE DI VIENNA E LA CONQUISTA DI BUDA, CESSATA L’ERESIA IN FRANCIA, REGNANDO IN INGHILTERRA UN SOVRANO CATTOLICO, OGNI ONORE E GLORIA A DIO. ANNO 1686.
CRISTUS VINCIT- CRISTUS REGNAT- CRISTUS IMPERAT. Iscrizione nella campana seconda. CRISTO VINCE, CRISTO REGNA, CRISTO IMPERA.
BENEDICTO XIV PONT. MAX. Iscrizione dipinta sopra le porte d’ingresso all’interno. Ricorda la munificenza di Benedetto XIV, il quale fece trasportare alcuni quadri, che adornavano prima la Basilica Vaticana, per arricchire il Tempio di S.Maria degli Angeli. A PAPA BENEDETTO XIV, CHE ORDINÒ DI TRASFERIRE QUI ALCUNI QUADRI TOLTI DALLA BASILICA VATICANA PER ABBELLIRE CON UN DONO TANTO IMPORTANTE IL TEMPIO DEI CERTOSINI.
D.O.M. Epigrafe sul sepolcreto del marmista Antonio Vinellisito nel pavimento innanzi alla Cappella dedicata a S.Pietro Ap. ANTONIO VINELLI, MARMISTA ROMANO, COSTRUÌ PER SÉ UN SEPOLCRO IN QUESTO TEMPIO DOVE AVEVA PRESTATO LA PROPRIA OPERA. VISSE 73 ANNI; MORÌ NEL 1783.
PIUS IX PONT. MAX. Nel pavimento marmoreo della Cappella del B.Nicolò Albergati fatto eseguire da Pio IX. NEL 1857 PAPA PIO IX DEDICÒ AL BEATO NICOLÒ ALBERGATI UNA CAPPELLA ORNATA DA UN PAVIMENTO MARMOREO A CURA DI GIUSEPPE MILESI, PREFETTO DELLE OPERE PUBBLICHE.
DEO UNI TRINO AETERNO Nel Presbiterio, presso l’ara maggiore, a sinistra di chi guarda. In ricordo di una nuova consacrazione della Chiesa fatta dal Card. Caraffa Arcivescovo di Benevento nel 1867, dopo che il Pontefice Pio IX a sue spese aveva fatto costruire il pavimento della Cappella dedicata al B.Albergati. NEL 1867 DOMENICO CARAFFA, ARCIVESCOVO DI BENEVENTO, CON SOLENNI CERIMONIE DEDICÒ L’EDIFICIO COSTRUITO DA PAPA PIO IV NELLE TERME DI DIOCLEZIANO SU DISEGNO DI MICHELANGELO BUONARROTI ALLA MADRE DI DIO, MARIA REGINA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI.
CAROLUS MARATTI PICTOR Sul sepolcro che il Pittore Maratti fece costruire per sé ancora vivente. Il disegno del monumento è dello stesso Maratti; il busto fu scolpito da suo fratello Francesco. NEL 1704 IL PITTORE CARLO MARATTA, NOMINATO CAVALIERE DA PAPA CLEMENTE XI, EDIFICÒ UN MONUMENTO PER SE STESSO IN QUESTO TEMPIO DEDICATO ALLA REGINA DEGLI ANGELI.
In sei candelabri della Basilica usati nelle solennii celebrazioni. Nella croce dello stesso stile e periodo non c'è iscrizione. GIOVANNI BATTISTA SPINOLA CARDINALE TITOLARE DI QUESTA CHIESA ALLA VERGINE SS. OFFRE 1748
Candelabri piccoli ANNO ANNO DEL SIGNORE 1748
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