S. Maria degli Angeli e dei Martiri
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LA PARROCCHIA DI S. MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI IN ROMA - RETTORI - PARROCI
 
Fu Pio IV Giovan Angelo dè Medici, papa dal 1559 al  1565, a consacrare la chiesa di S.Maria degli Angeli il 5 agosto 1561 trasferendovi il titolo presbiteriale di S. Ciriaco alle Terme e affidandone l’officiatura ai certosini che risiedevano fin dal 1091 vicino quella chiesa paleocristiana.
Morto il 19 dicembre 1565, Pio IV fu provvisoriamente sepolto in S. Pietro, ma la sua tumulazione definitiva avvenne nel 1583 nel presbiterio della chiesa da lui fatta ricavare da Michelangelo dalle rovine delle Terme di Diocleziano.
La tomba si trova, indicata da una lapide di marmo con scritto PIO IV, coperta attualmente dall’organo, dietro l’altar maggiore .
E’ visibile soltanto lo stemma in marmo, ricopiato da quelle mediceo, pur essendo Pio IV originario di Milano.
La sua memoria funebre si può tuttora vedere in fondo alla parte curva sinistra dell’abside della chiesa e fu eretta a cura di tre cardinali: Antonio Serbelloni, cugino del papa e da lui insignito del titolo presbiteriale nel 1565, e da due nipoti Marco Sittico Altemps, titolare della chiesa dal 1577 e l’allora cardinale Carlo Borromeo,  che aveva la sua villa nelle Terme, acquistata dal cardinale francese Du Bellay.
Carlo ne fece poi dono allo zio  Pio IV che a sua volta la cedette  ai Certrosini . .
Da Milano, nel 1575, Carlo tornò a Roma per l’Anno Santo e alloggiò nella Certosa di Santa Maria degli Angeli.
Non possiamo dimenticare il cardinale Federico Borromeo, nipote di Carlo, titolare della chiesa per ben 38 anni dal 1593 al 1631.
Una lapide posta nella casa parrocchiale ricorda ch’egli fu consacrato Arcivescovo di Milano l’11 giugno 1595, proprio in questa basilica, da Clemente VIII, Ippolito Aldobrandini (1592-1605).
Pio VII Barnaba Chiaramonti (1800-1823), unì nel 1801, alla certosa di S. Maria degli Angeli quella di S. Bartolomeo di Trisulti (Fr), soppressa poi da Pio XII Eugenio Pacelli (1939-1958) e passata ai cistercensi di Casamari (Fr), nel 1940.
I certosini furono costretti ad abbandonare il monastero tre anni dopo l’Unità d’Italia, con la legge 19 giugno 1873 n. 1402, sulla soppressione dell’asse ecclesiastico.
Il grandioso monastero fu prima adibito a magazzino militare per le truppe francesi e poi a museo archeologico nazionale dal governo italiano.
La chiesa venne presa in custodia dai Minimi di S. Francesco da Paola e poi dal clero diocesano di Roma.
Il trasferimento della cura d’anime della parrocchia cistercense di S. Bernardo alle Terme alla chiesa di S. Maria degli Angeli fu chiesta dal cardinal vicario Lucido Parrocchi a Leone XIII Vincenzo Gioacchino Pecci (1878-1903), il 30 agosto 1884.
Il sommo pontefice l’approvò ma il cardinal vicario non emise alcun decreto.
Il territorio fu desunto interamente da quello della parrocchia di S. Bernardo alle Terme, che lo stesso pontefice aveva soppresso.
Fu S. Pio X Giuseppe Sarto (1903-1914) che il 9 novembre 1906, con lettera apostolicaSusceptum Deo inspiranteeresse S. Maria degli Angeli in parrocchia trasferendovi i redditi di S. Giovanni dei Fiorentini.
Così la chiesa divenne parrocchia a tutti gli effetti e la sua istituzione è ricordata da una lapide marmorea che si trova nell’attuale cappella di S. Teresa insieme a un busto in bronzo di Michelangelo e l’altro del propugnatore del culto degli angeli, il siciliano Don Antonio Lo Duca.
L’iscrizione, sopra la quale è un medaglione in marmo raffigurante Lo Duca,  così recita:

“Nell’anno 1971, ricorrendo il sessantacinquesimo anniversario della erezione di questa parrocchia voluta da S. Pio X nel 1906, i fedeli di S. Maria degli Angeli, i siciliani residenti in Roma e i cittadini di Cefalù, vollero con questa lapide  ricordare il siciliano Antonio Lo Duca qui sepolto, il quale con l’aiuto di S. Filippo Neri e di S. Carlo Borromeo, ottenne che Pio IV ordinasse nel 1561 a Michelangelo di trasformare in chiesa dedicata a S. Maria Regina degli Angeli e dei Martiri, le Terme di Diocleziano costruite con il sudore e il sangue di schiavi e martiri cristiani”.

Il 22 maggio 1910 Pio X nominava come primo parroco Monsignor Giuseppe Giovannelli, donando alla parrocchia il Crocifisso che attualmente si vede nell’Aula Magna dell’Auditorium.
Benedetto XV Giacomo Della Chiesa (1914-1922), elevò la chiesa alla dignità di basilica minore con la lettera apostolica “Titulum Ciriaci”, la cui chiesa era stata demolita per dar luogo all’imponente fabbricato del Ministero delle Finanze in Via XX Settembre.
Il 27 giugno 1920, lo stesso papa, fece incoronare dal Capitolo Vaticano la venerata immagine della Vergine che si trova al centro dell’abside, ivi fatta sistemare  da Antonio Lo Duca.
Al di sopra di questo quadro Pio IV aveva, a suo tempo, fatta apporre questa iscrizione:

Quod fuit idolum nunc templum est Virginis . Auctor est Pius ipse Pater Daemones aufugite”. (Questo tempio già una volta votato agli idoli fu consacrato alla Vergine per volontà di Papa Pio. Dèmoni fuggite).

 Il 24 ottobre 1896 viene celebrato in basilica il matrimonio del Principe di Napoli (il futuro Re d’Italia, Vittorio Emanuelle III) e la principessa Elena di Montenegro: da quel momento S. Maria degli Angeli diviene la chiesa ufficiale dello Stato Italiano.
A perenne ricordo del “Centenario di Roma Capitale”, essendo Sommo Pontefice Paolo VI Giovanni Battista Montini (1963-1978), Presidente della Repubblica Italiana l’on. Giuseppe Saragat , parroco Monsignor Vittorio Di Paola (1955-1983), furono inaugurate, in parrocchia, le seguenti opere:
- le abitazioni del cardinale titolare, del clero, delle suore e del personale;
- l’ingresso laterale in Via Cernaia, con il piazzale dedicato a S. Pio X;
-  il salone parrocchiale e i locali per le Associazioni;
- le sale dedicate a Pio IV, a Michelangelo, al sacerdote Antonio Lo Duca, a S. Carlo Borromeo, a S. Filippo Neri;
- il pavimento del “Tepidarium”, i tetti, le terrazze, le vetrate della chiesa, l’impianto elettrico alle campane e all’orologio dell’antica Meridiana.

Santa Maria degli Angeli confina con le seguenti parrocchie: S. Camillo De Lellis, S. Cuore di Gesù a Castro Pretorio, S. Maria Maggiore, Santi Vitale e Compagni Martiri in Fovea.
Fa parte del I° Municipio, Settore Centro, Rione Castro Pretorio, Prefettura.

Questi i parroci che si sono succeduti fin dall’istituzione della parrocchia:
Monsignor Giuseppe Giovannelli (1910-1943), Monsignor Cosimo Bonaldi (1944-1955), Monsignor Vittorio Di Paola (1955-1983), Monsignor Vincenzo Pezzella (1983-1990), Monsignor Renzo Giuliano dal 1991 all’agosto 2012.

RETTORI PRO-TEMPORE

Monsignor Francesco SIMEONI                (+ 26-11-1889)
Monsignor Pietro JANNELLI                     (+ 31-10-1891)
Don Stanislao DELLE PIANE                     (+ 17-1-1893)
Don Vincenzo BIANCHI CAGLIESI       (nominato dal cardinale Antonio Giuseppe Goustaffs, arcivescovo di Vienna il 29 luglio 1908)

PARROCI CHE HANNO RETTO SANTA MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI

Monsignor Giuseppe GIOVANNELLI – dal 1910 al 1943 – per 33 anni.
(nato a Napoli il 13 dicembre 1866, morto a Roma il 5 dicembre 1943).
Vice Parroci: Don Igino Insalemini (24 luglio 1919) Don Giulio Rosati
Don Pio Dominicis (18 agosto1942)

Monsignor Cosimo BONALDI dal 1944 al 1955 – per 11 anni.
Primo Vice Parroco: Don Giulio Rosati Altro Vice Parroco: Don Giuseppe Grassis
Cappellani: Don Giuseppe Arlotta, Don Amerigo Angelo Moriconi, Don Sebastiano Palic.

Monsignor Vittorio DI PAOLA dal 1955 al 1983 – per 28 anni
Vice Parroci:: Don Angelo Alberti, Don Giuseppe Lanaro, Don Tommaso Amoia
Cappellani: Don Antonio Trombetta, Don Giuseppe Santoro, Don Alessandro Pio, Don Giuseppe Grasso, Don Francesco Vella, Don Nello Venturini, Don José Ceresites, Don Antonio Silvestre. Monsignor Lu Wang Kee

Monsignor Vincenzo PEZZELLA dal 1983 al 1990 – per 7 anni.
Vice Parroco Monsignor Lu Wang Kee

Monsignor Renzo GIULIANO dal 1990 al 31agosto 2012.
Vice Parroci: Monsignor Lu Wang Kee, Monsignor Giuseppe Mario Blanda

Don Franco CUTRONE dal 1 settembre 2012

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