HomeMenù La_Meridiana
 




bullet

Restaurata per la Pasqua del Grande Giubileo 2000 celebra il Tricentinario

Immagini  

Sul pavimento della crociera di S. Maria degli Angeli, la grandiosa basilica costruita nelle terme di Diocleziano su progetto di Michelangelo e poi del Vanvitelli, di fronte alla tomba del maresciallo Diaz, si vede la meridiana o linea Clementina. Dettero luogo all'esecuzione della meridiana gli studi che papa Albani, cioè Clemente XI, fece compiere verso il 1700 da una commissione presieduta dal cardinale Norris, e della quale era segretario il canonico Francesco Bianchini, matematico e astronomo, allo scopo di correggere la data della celebrazione della Pasqua che, nonostante la riforma del calendario compiuta sotto Gregorio XIII, negli ultimi anni era stata calcolata erroneamente.

L'antica questione, che prima di quella riforma aveva suscitato interminabili discussioni, è prettamente astronomica; infatti, dovendo celebrarsi la Pasqua nel plenilunio che segue l'equinozio di primavera, se l'anno civile non va d'accordo (e combinare tale accordo non era stato facile) col movimento degli astri, si rischia di prendere una data falsa e vengono di conseguenza a spostarsi tutte le altre feste religiose mobili che si collocano a determinate distanze prima o dopo la Pasqua.

A ricordare e confermare il risultato di questi studi, Clemente XI volle che il Bianchini tracciasse una meridiana monumentale che potesse gareggiare con quelle già esistenti in Francia e in Italia, fra le quali famosa quella che l'astronomo Giovan Domenico Cassini aveva, nel secolo precedente, costruita in S. Petronio a Bologna. La meridiana, rispecchiando l'annuo movimento apparente del Sole, avrebbe sempre precisato l'equinozio di primavera e impedito altre inesattezze nella data pasquale. L'ampiezza, la tranquillità, la santità del luogo e la solidità delle mura ciclopiche indicavano adatta all'opera S. Maria degli Angeli. 

La meridiana fu costruita con esattezza scientifica e inaugurata dallo stesso Clemente XI; una grande linea formata da bronzo dorato, incastrata in una zona di marmo greco venato, contornata a sua volta, esternamente, da una fascia di giallo di Verona, distesa diagonalmente per oltre 50 metri, cominciando a destra nell’angolo di mezzogiorno e terminando all’estremità opposta della cappella maggiore. A destra della linea sono rappresentati, con intarsi marmorei, i segni delle costellazioni di estate e d'autunno; a sinistra, quelli delle costellazioni d’inverno e di primavera. Queste figure furono disegnate in gran parte da Maratta e vennero lodate per l’ideazione artistica e l'accuratissima lavorazione del marmo.

Il raggio, anzi l'immagine stessa de Sole, penetrando per il centro della stella araldica che fa parte dello stemma di Clemente XI, percorre durante l'anno, a mezzogiorno, tutta la linea, allungandosi prima della costellazione estiva del Cancro fino a quella invernale del Capricorno, dalla quale discende, diminuendo di lunghezza, fino a tornare su quella del Cancro: i due tropici, cioè i limiti estremi entro i quail il ministro maggior della natura, come dice Dante, allunga o restringe il suo apparente corso perenne.  La meridiana fu considerata come un calendario d’impeccabile precisione che ha commemorato eventi liturgici, avvenimenti della storia e di grandi personaggi. 

Il tempo e l’usura dei marmi sotto lo stropiccio delle scarpe dei passanti hanno reso necessario un intervento di restauro; a Pasqua del Grande Giubileo 2000 la meridiana è ritornata al suo originale splendore. 

 

Top
 

Page made by Big Ben  - All rights reserved - Questa pagina è stata aggiornata il  23-07-2020  alle  16:14:12