S. Maria degli Angeli e dei Martiri
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Schola Cantorum S. Maria degli Angeli

Organista e direttore: Osvaldo Guidotti

I solisti della Filarmonica Arturo Toscanini

LA SCHOLA CANTORUM S. MARIA DEGLI ANGELI apre questo concerto interpretando due brani di Giovanni Croce e Pierluigi da Palestrina, due tra i maggiori compositori del repertorio polifonico rinascimentale. Il primo brano, festoso e solenne, in due sezioni, è costruito sui versi del salmo “ Cantate al Signore un canto nuovo, annunziate le sue meraviglie di giorno in giorno”; il secondo, meditativo e orante, contrappunta i versi “ Come il cervo si disseta alle fonti, così la mia anima a Te o Dio ”.

Segue un brano organistico che dà risalto alla meravigliosa e completa sonorità dell'Organo della Basilica: i suoni flautati, il ripieno, le possenti ancie. L'Organo Monumentale di Santa Maria degli Angeli, opera di Barthélémy Formentelli, è stato donato nel 2000 dal Comune di Roma a Papa Giovanni Paolo II per ricordare il Grande Giubileo del Terzo Millennio.

Il corale di Bach. “Nel profondo del tuo cuore, il Tuo Nome e la tua Croce”, è una delle più belle e intense pagine corali del grande Kantor, mentre il “ Tollite Hostias” (Aprite le porte), è un festoso mottetto per coro ed organo di Saint Saëns, conclude questa prima parte dedicata al repertorio di musica corale.

La seconda parte del concerto è dedicata all'esecuzione della “ Sinfonia in sol minore K. 183” di Wolfgang Amadeus Mozart da parte de I SOLISTI DELLA FILARMIONICA TOSCANINI: un omaggio al grande compositore salisburghese nel 250° anniversario della nascita.

La tragicità ed il contrasto dinamico sono le caratteristiche predominanti di questa sinfonia, scritta da Mozart alla fine del 1773, a diciassette anni.

Una riflessione sulla precocità del talento mozartiano risulta, se non inutile, quanto meno retorico, pensando ad un bambino che a soli 12 anni compose la sua prima opera “ Apollo et Hyacinthus ”su libretto scritto interamente in lingua latina.

Siamo di fronte alla prima sinfonia composta in modo minore, elemento che testimonia il grande cambiamento del compositore distaccatosi ormai di netto dal genere galante italiano delle ouvertures, eternamente divise in tre parti.

Questa sinfonia consta di quattro movimenti, pervasi interamente da una sorte di agitazione interna, una precaria stabilità emotiva che sembra rilassarsi solo nel trio del terzo movimento, attraverso il timbro dei soliti strumenti a fiato, rivelando la dolcezza della tonalità maggiore.

Ma è l'allegro conclusivo che, nascondendo oscuramente un rapporto tematico con il primo movimento, conferisce alla composizione un'unità formale, mutando l'orientamento creativo mozartiano e segnando indelebilmente la storia del genere sinfonico.

A conclusione di questo programma, i Solisti della Filarmonica Toscanini e la Schola Cantorum della Basilica eseguono insieme il primo movimento del “ Regina Coeli K. 108 di Mozart”, brillante pagina per coro ed orchestra dedicata alla Madonna, Regina del cielo e nella quale si celebra la gioia con i versi di un'antica antifona pasquale.

 
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