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"Madonna in trono fra i Sette Angeli" e abside
Nell'abside pentagonale, rivestita in rosso alpi, si aprono due porte sormontate dai busti di San Carlo Borromeo (sec. XVIII) e di Pio IV (sec. XVI). A lato, due grandi lastre commemorative del pontefice e del cardinale Serbelloni, primo titolare della chiesa. Al centro, in una gloria di angeli e cherubini scolpita da Bernardino Ludovisi, il quadro con la "Madonna degli Angeli" che Antonio Lo Duca fece eseguire a Venezia nel 1543. Non si conosce l'autore, anche se la maniera, l'epoca ed il luogo
dell'esecuzione fanno venire in mente Lorenzo Lotto. Nel dipinto, la Vergine con
il Bambino al seno (Madonna del latte) viene incoronata dagli Arcangeli
Michele, a sinistra, e Gabriele, a destra, che, con gli altri Prėncipi degli
Angeli, reggono lo scettro ed il cartiglio indicante il compito di ognuno di
essi. In particolare, iniziando dall'alto a destra e scendendo, troviamo Gabriele,
Uriele, Barachiele, Salatiele (in ginocchio al centro), Jeudiele, Raffaele e
Michele. In alto, negli spicchi, i due profeti David e Isaia. Sotto si apre una porta da cui si accede all'antico coro dei conversi, recentemente restaurato. Al di sopra di tale porta, in un tabernacolo, vi č una piccola copia del celebre San Bruno dello Slodtz, scolpito per San Pietro in Vaticano nel 1744. La volta absidale, con la "Assunzione della Vergine e Virtų", fu affrescata dal pittore viennese Daniele Seyter (1649-1705).
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