Cappella del Salvatore
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Cappella del Salvatore

Slide12.JPG (43639 bytes)E' la più antica (1574) cappella della chiesa e, come si legge sulla lastra ai piedi dell'altare, apparteneva alla famiglia De Cinque.

Appartenne poi ai Catalani, il cui stemma di famiglia si trova ai lati; da questa discendeva Matteo, discepolo di Antonio Duca, autore di una "Historia dell'erettione della Chiesa di Santa Maria degli Angioli in Roma nelle Therme diocletianae", scritta intorno al primo decennio del '600 e a cui dobbiamo molte informazioni sulle vicende che portarono alla costruzione del tempio.

Come la cappella di fronte, è chiusa con una cancellata in ferro battuto con ornamenti in ottone; presenta un prospetto architettonico vanvitelliano con paraste joniche scanalate e rudentate che sorreggono una trabeazione frontonata e racchiudono l'arcone d'ingresso.

Nell'interno, un'altra lastra dello stesso anno di fondazione della cappella, sulla parete destra, ricorda il privilegio concesso da Papa Gregorio XIII di speciali indulgenze per gli adepti della Confraternita dei Sette Angeli. La decorazione pittorica presenta sull'altare la "Incarnazione di Gesù" e la "Adorazione dei Sette Angeli", dipinti da Domenico da Modena.

I quadretti che lo circondano (24), con storie di Cristo, sono attribuiti ad Arrigo Fiammingo (Hendrik van der Broeck) che, sempre nell'ultimo quarto del sec. XVI, ha decorato la volta con Dio Padre e San Michele Arcangelo. Sulle pareti laterali Giulio Mazzoni il Piacentino, sempre nella stessa epoca, ha dipinto le "Anime del Purgatorio" ed il "Pontefice orante". Quest'ultima opera è interessante per i personaggi che la compongono, tutti legati alla storia della fondazione della chiesa e membri della succitata Confraternita. 

Si riconoscono, infatti, iniziando da destra: in primo piano, Pio IV, il cardinale Serbelloni, l'imperatore Carlo V e Antonio Massimo; dietro, in basso, Antonio Lo Duca, monsignor Filippo Archinto (Vicario generale di Roma, a cui si deve il primo decreto di consacrazione della chiesa), l'abate Tesfa Syon, Matteo Catalani (proprietario della cappella), Niccolò Acciaioli e Marcantonio Giovanni Giannetti (benefattori di Antonio), Domenico Massimo (in corazza) e il medico Bernardino Guidotti; in alto, sempre da destra ed in primo piano, Margherita d'Austria con il figlio Alessandro, Vittoria Colonna, Vittoria Farnese della Rovere con la figlia Lucrezia, Girolama Orsini Farnese, madre di Vittoria e suocera di Margherita d'Austria.

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