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Rilievi

Antonella Gesuele e Valentina Verza

Dalla Tesi di Laurea in Applicazioni e Fondamenti di Geometria Descrittiva: "LA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI E PALAZZO SPADA IN ROMA", di Antonella Gesuele e Valentina Verza. Università degli Studi "Federico II" di Napoli - Dipartimento di Configurazione ed Attuazione dell'Architettura - Relatore Prof. Arch. Anna Sgrosso,

 

Le Meridiane, strumenti imprescindibili di studio del Cosmo fino all’avvento della moderna era tecnologica, sono sempre state oggetto di studio da parte di astronomi, matematici, esperti di gnomonica.

Di rado sono state analizzate nel loro rapporto con le architetture che le accolgono.

Lo scopo della nostra ricerca, è quello di sperimentare un approccio pluridirezionale al problema del rilievo e della rappresentazione,  che tenga conto di procedimenti diversi di natura geometrica, volti sia al prelievo dei dati, sia alla loro traduzione in termini grafici. In particolare la metodologia proposta è volta a fornire attraverso un rilievo rigoroso e fedele dello Strumento Astronomico, anche una corretta interpretazione della complessità strutturale degli spazi che lo ospitano.

Per individuare il complesso sistema di relazioni tra la Meridiana e la Basilica, il rilievo metrico-analitico ha richiesto il metodo diretto di misurazione esteso alla navata, al transetto ed agli elementi costituenti la Meridiana, sia relativamente all’analisi planimetrica che a quella altimetrica.

Il risultato più importante di tale tipo di rilevo è una elaborazione grafica che, per la prima volta, ha permesso di collocare, in maniera scientifica e rigorosa,  attraverso il metodo della trilaterazione, i sentieri di stelline - realizzate in ottone - presenti sul pavimento della Basilica. Esse sono parte integrante dello Strumento Astronomico, in quanto rappresentano la proiezione su un piano orizzontale del percorso di particolari Astri (Arturo e Sirio) o del Sole in particolari momenti (retta equinoziale, avvento di Clemente XI). Di questi percorsi di stelline, tutti rilevati e restituiti graficamente,  solo uno è ancora di origine sconosciuta, non essendo menzionato nemmeno nella versione originale del testo del Bianchini, autore della Meridiana.

Accanto al rilievo diretto, che, specie per le parti non facilmente raggiungibili con i tradizionali strumenti di misura, non consente un’agevole raccolta dei dati metrici, può essere usata la fotogrammetria. Poiché il metodo si basa sulla congruenza di ciascuna immagine con una prospettiva dello stesso oggetto, è possibile la restituzione fotogrammetrica di un solo fotogramma, mediante operazioni esclusivamente grafiche; in tal caso è necessario che la fotografia sia corredata di opportuni dati metrici per poterne ricostruire la vera forma attraverso procedimenti inversi propri della costruzione prospettica.

All’interno dello studio proposto, è presente un caso di restituzione prospettica, relativo all’angolo tra il transetto e la Cappella Albergati: data l’inaccessibilità degli elementi posti ad una notevole altezza, l’impiego della fotogrammetria si è rilevato assolutamente risolutivo.

Svolte le operazioni finalizzate al prelievo dei dati, al disegno è demandato il ruolo fondamentale di tramite conoscitivo per tutta una serie di letture critiche e di verifiche operative, realizzate le une e le altre attraverso immagini cui è richiesta la massima chiarezza ed essenzialità comunicativa.

La traduzione in termini grafici dei dati raccolti ed interpretati si concretizza in una serie di otto pannelli in mostra permanente presso i locali della Basilica, con la speranza che possano essere un utile supporto alla conoscenza ed alla comprensione di un tale mirabile strumento di Arte e di Scienza.

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