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Tricentenario della Meridiana di Bianchini

 

Foto Fabio Gallo

Dalla pubblicazione "il Cielo in Basilica - La Meridiana della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma" di Mario Catamo e Cesare Lucarini, A.R.P.A. Edizioni AGAMI, Madonna dell'Olmo (Cuneo) 2002.

       

         

       

     

 

       

       

        

     

     

  

   

Presentazione del volume "Il Cielo in Basilica"

di  S. E. Camillo Card. Ruini (Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma)

Sono particolarmente lieto di poter “aprire” questo libro, ulteriore ed ultima presentazione della Meridiana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, comprendente anche il diagramma della Stella Polare, capace di attualizzare per noi questo significativo strumento scientifico, che in questi giorni raggiunge la meta del Tricentenario. 

Portare la grande Meridiana di Roma alla nostra viva memoria segna un doveroso tributo al patrimonio di scienza e di arte che contrassegna quest’opera, tanto più nella nostra epoca così attenta ai beni culturali. 

Vorrei sottolineare due frasi che hanno avuto legato il loro senso alla Meridiana di Francesco Bianchini, questo illustre ecclesiastico e poliedrico scienziato a cui il Papa Clemente XI affidò la costruzione della “linea clementina” entro la Chiesa michelangiolesca. 

“Terminus Paschae”: frase incastonata due volte nel punto centrale del segmento della Meridiana. Tutto il lavoro minuziosamente scientifico fu mirato a stabilire con estrema precisione la data della Pasqua cristiana, dopo la Riforma del Calendario gregoriano nel 1582. Lo studio matematico ed astronomico, secondo i dettami della scienza, sono stati volti al servizio della ricerca dell’evento centrale della storia: il mistero della Pasqua di Cristo. In questo mistero anche la scienza confluisce, perché ogni progettazione non rimanga isolata, ma entri nell’alveo di una dinamica salvezza. Nella Pasqua infatti si ricapitola il servizio globale e pieno della Chiesa di Cristo al movimento della storia ed al trascorrere di tutta la temporalità. 

“Aptata saecula verbo Dei”: frase posta a corona della medaglia commemorativa per l’inaugurazione della Meridiana nel 1702 e desunta dalla Lettera agli Ebrei ( 11, 9), là dove si sviluppa un grande inno alla fede. 

“I mondi furono formati dalla Parola di Dio”: questa formulazione di fede dona significato a tutta la creazione, riagganciandola alla sua origine nella personale, amorevole e paterna sapienza e volontà di Dio. La tensione dei “secoli” ha il suo fondamento e il suo senso nella Parola eterna e veritiera di Dio.

 Il messaggio del Tricentenario che la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri si appresta ad evocare e a riproporre appare ben degno della nostra attenzione, dal punto di vista scientifico così come da quello teologico, anche per consegnare ai giovani un patrimonio che ha segnato la nostra cultura. 

 

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