Discorso inaugurale
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Discorso Inaugurale 

di Mons. Renzo Giuliano, Rettore Parroco di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. 

La mattina del 5 maggio 1999 un grande TIR si fermò qui davanti alla Basilica e venne scaricato il materiale per la costruzione del nuovo Organo di Bartolomeo Formentelli. Ad un anno quasi esatto di distanza siamo qui ad inaugurare il nuovo strumento: quell’insieme di mille e mille pezzi allora trasportati che sono costati anche moltissime e continuative ore di lavoro al nostro Maestro Formentelli. Tutto questo tempo e tutta la perizia senza sosta ci fanno comprendere, in qualche misura, la grandezza del progetto ora terminato.

Questa Basilica, così cara al cuore della Città e della Nazione, ha accolto nella sua storia la monumentalità di uno spazio visivo: architettura, pitture, decorazioni. Da oggi la stessa monumentalità si estende e si completa con quella sonora: il grande Organo della scuola artigiana, e per questo autentica arte, di Formentelli. Vedere e udire: ora, qui, monumentalità nella monumentalità, l’arte si esprime nel suono e in un connubio di forme adeguate ed altamente ispirative: a misura artistica dell’uomo, pur superando le dimensioni delle proporzioni umane.

Tutto questo non è un caso ma viene a coronare un grande, impegnativo, lungimirante sforzo di pastorale culturale portato avanti da questa comunità cristiana parrocchiale che sempre promuove iniziative di alto profilo inglobanti la musica, la pittura, la poesia, il restauro, l’arte del vetro, la danza, gli studi sull’attualità. 

La Basilica diventa la depositaria di questo dono nell’anno del grande Giubileo del 2000 e nella felice circostanza del genetliaco del Santo Padre e vive questo momento come una grazia giubilare che l’investe di un preciso ed indicativo compito spirituale e culturale. Sotto la prima e piena responsabilità del Parroco, questa Chiesa e Parrocchia considererà suo ambito prioritario continuare la missione di formazione cristiana specifica e propria alla sua indole e conserverà lo spazio utile per la preghiera, le celebrazioni e l’accoglienza dei fedeli. Con una programmazione attenta, equilibrata e ben finalizzata, investendo una responsabile e formata sensibilità di tanti amici ed esperti, la stessa Parrocchia, come ampiamente ha mostrato, lavorerà con convinzione per quella dimensione di evangelizzazione che parla con la cultura e con l’arte e trova l’attesa ed il consenso di moltissima gente.  

La Basilica, non come Auditorium, ma proprio quale Tempio di Dio e Casa di preghiera, e in forza di questa convinzione, saprà utilizzare per le migliori espressioni dell’arte e della vita il grande e meraviglioso Organo Formentelli. 

Oggi il Signor Sindaco affida a noi questo eccezionale strumento così caro alla tradizione musicale liturgica cristiana, forte di un’intensità emotiva senza eguali nell’intonare tutti i suoni dell’invocazione a Dio. Sappiate che sentiamo pesante e vera la responsabilità di gestire un siffatto patrimonio e posso affermare con certezza che quanti hanno voluto, realizzato, sostenuto e accolto l’Organo che oggi inauguriamo sono degni di una fiducia, grande quanto l’Organo stesso. 

Un grazie speciale al maestro Formentelli che regala a tutti noi la sua fatica più preziosa la quale, ubicata in questa settecentesca cappella di San Brunone, si colloca sensatamente, quale opera di fattura rifacentesi al settecento francese, senza disturbare l’insieme architettonico. Da oggi gli stessi Angeli suoneranno con più forza.

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