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Altre osservazioni fondamentali : Equinozi, Solstizi, Obliquità dell'Eclittica, Osservazioni Lunari, Planetarie e Stellari 

Con metodi analoghi Bianchini osserva i due Equinozi e i due Solstizi del 1703, e i risultati ottenuti sono incisi in una lapide in marmo collocata sulla parete Ovest del Presbiterio: 

-    21 marzo 1703: Equinozio di Primavera alle nove e tre minuti antimeridiane;

-    22 giugno 1703: Solstizio d'Estate alle otto e quarantacinque minuti antimeridiane;

-    23 settembre 1703: Equinozio d'Autunno alle nove e quattro minuti pomeridiane;

-    22 dicembre 1703: Solstizio d'Inverno alle undici e quarantacinque minuti antimeridiane.

Questi risultati differiscono leggermente da quelli calcolati per stesse date con moderni algoritmi.

L'osservazione dei due Solstizi, Estivo e Invernale, assume comunque una particolare importanza astronomica. L'esatta determinazione della Declinazione Solare nei Solstizi fornisce infatti il valore dell'inclinazione dell'Asse Terrestre nel 1703. Il significato di inclinazione dell'asse di rotazione della Terra è di dominio comune e non richiede spiegazioni. L'inclinazione è anche detta "Obliquità dell'Eclittica", perché da essa dipende l'angolo che l'orbita terrestre forma col piano dell' Equatore Celeste.

Bianchini ha trovato il valore di 23° 28' 35". Sappiamo che l'inclinazione dell'asse terrestre è soggetta ad una lentissima variazione e attualmente è in diminuzione. La variazione è calcolabile in circa 47 centesimi di secondo d'arco all'anno. Moltiplicando 0.47" per i 299 anni trascorsi da 1703 al 2002 otteniamo una variazione complessiva di 2' 20", che sommati al valore dell'inclinazione attuale, di 23° 26' 20", ci danno l'inclinazione del 1703: 23° 28' 40".

La differenza rispetto al calcolo di Bianchini è di soli 5 secondi d'arco! Non si può negare che il risultato del costruttore della nostra Meridiana sia stato un risultato eccellente.

L'antico carattere di Osservatorio Astronomico della nostra Meridiana è messo il particolare evidenza dalla somma delle altre osservazioni di Bianchini, che in questa esposizione sintetica possiamo soltanto elencare: calcolo della durata del Mese Sinodico (tempo che intercorre tra due Noviluni successivi), osservazione di Eclissi Lunari, osservazioni di Giove e Saturno e dei satelliti di Giove, determinazione di coordinate stellari.

È interessante il calcolo della durata dell'anno tropico, (tempo intercorrente tra due successivi Equinozi di Primavera) eseguito mediante la comparazione degli Equinozi da lui osservati a Santa Maria degli Angeli e quelli osservati dall'Astronomo di Norimberga Bernard Walther nel 1478, 1488, 1489 e 1501; il calcolo è eseguito non senza rifarsi anche a dati riferibili all'antichità. La durata calcolata da Bianchini è di 365 giorni, 5 ore, 49 primi, 1 secondo e 31 minuti terzi. È immediatamente rilevabile una differenza di circa 11 secondi (in meno) rispetto alla durata degli Astronomi del Calendario Gregoriano e una differenza (in più) di soli 16 secondi circa rispetto ai calcoli moderni.

(Da Mario Catamo e Cesare Lucarini “Il Cielo in Basilica - La Meridiana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma” Roma, 2002, edizione A.R.P.A. - AGAMI, , rilievi fotografici di Fabio Gallo)

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