Sepoltura
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Dove fu sepolto Antonio Lo Duca?

L'epitaffio che vediamo presso la balaustra dell'altar maggiore sotto il quadro del Romanelli raffigurante la "Presentazione al Tempio della Vergine" dice cosė:

ANTONII DE DUCA SICULI PRESBITERI CEPHALUDENSIS

QUIS HAS DIOCLETIANI THERMAS ANTE ANNOS FERE XXI

VIRGINI ANGELORUM UT ETAT TEMPLUM

FORE DIVINITATIS PRAEVIDIT

HIC OSSA QUIESCUNT VIXIT ANNIS 73 MENSES 4 DIES 15

30 OCTOBRIS 1564

JACOBOS DE DUCA EX TESTAMENTO HAERES POSUIT

L'epitaffio č dipinto a tempera e risulta mancante dell'ultima frase riferentesi a Jacopo Duca, nepote di Antonio, sebbene tanto il Catalani che l'Ugonio, il Cajetanus, il Mongitore, l'Auria, nelle opere in cui parlano di Antonio Lo Duca, riportino l'epitaffio completo.

Ci dice il Catalani che Antonio fu "il primo che fu seppellito in detta Chiesa" e precisa che la sepoltura di Antonio Duca "č a' pič delle primi gradini dell'altar maggiore, dove č scritto in una lastra di travertino questo epitaffio"...

Ma dov'era l'altar maggiore quando morė Antonio? Il Catalani dice che l'altare stette "in sino all'anno 1596" sotto l'arco grande della cappella maggiore"; cioč nello spazio ai cui lati sono i due grandi quadri subito dopo la balaustra (sotto uno dei quali č l'epitaffio a tempera di Antonio) corrispondente al punto esattamente centrale della grande parete monumentale, da cui ha inizio il prolungamento del grande corridoio e dell'abside che si spinge nel "frigidarium" scoperto o grande "natatio".

Dunque solo dopo il 1596 l'altare venne appoggiato al muro di fondo nella piccola abside e di fatti cosė attaccato al muro appare nella stampa del "Francino" che č la prima apparsa nelle guide di Roma del Sec. XVII per illustrare la recente Chiesa di S. Maria degli Angeli.

Ne risulta che quando nel 1564 morė Antonio, a poco pių d'un anno dall'inizio dei lavori, l'altare presso cui fu sepolto Antonio era ancora distaccato dal muro con abside semicircolare che si veniva costruendo ed essendo questo altare "sotto l'arco grande della volta maggiore" la tomba di Antonio si deve ricercare nella linea di demarcazione prossima al presente epitaffio a tempera, che riproduce la introvabile lastra di travertino rimossa, cosė si pensa, nei alvori di restauro del sec, XVIII.

Da tener presente č pure il fatto che nel 1564 il pavimento non era ancora stato arricchito di marmi, poichč fu lastricato solo molti anni dopo, al tempo di Gregorio XIII che riprese i lavori sospesi per tutto il pontificato del suo predecessore Pio V.

Il Martinelli nella sua guida del 1668 "Roma ex etnica e sacra" p. 181, dice che Antonio ebbe sepoltura "in pavimento ante majus altare". Il quale altare a detta del Catalani, era ancora sotto l'"arco grande" allorchč si diede sepoltura ad Antonio Duca nel pavimento innanzi a questo. Si deve quindi ricercare la posizione del sepolcro di Antonio, al centro e al di sotto di questo "arco grande" nella zona antistante all'epitaffio a tempera; dove corre la balaustra dell'Altar Maggiore, al di qua o al di lā di questa, ma sempre: "sotto l'arco grande" della volta maggiore (Catalani, Ms. cit. fol. 105). Lė fu il primo altar maggiore e "a pič delli primi scalini di questo fu sepolto Antonio Duca".

  (C. Bernardi Salvetti)

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