S. Carlo Borromeo
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S. Carlo Borromeo (1538 -1584)  

Venne a Roma ventiduenne chiamato dallo zio Pio IV nel 1560 e subito creato Card. di S. Prassede.  Comprò la villa del Card. Du Bellay alla morte di questi e insieme al Card. Moroni si adoperò presso i Certosini perché accettassero la cura della chiesa nelle terme imperiali, ma soprattutto presso il Papa suo zio, che si impegnò a costruire la chiesa mentre i Certosini pensarono al monastero.

La villa del Du Bellay fu incamerata e donata anch'essa con larga concessione ai Certosini che la tennero fino al 1593, quando la vendettero a Caterina Sforza di Santa Fiora che vi costruì la chiesa di S. Bernardo (la nobildonna era una nipote di Giulio III).

S. Carlo restò a Roma dal 1560 al 1565, quando fu eletto Vescovo di Milano. In questi cinque anni ebbe sempre relazione con S. Filippo, la cui guida spirituale lo guidò sulla via della perfezione insieme al suo giovane cugino Federico Borromeo, di grande pietà e cultura, che fu Cardinale titolare di S. Maria degli Angeli e in questa chiesa fu solennemente consacrato Arcivescovo di Milano.

Era in continuo diverbio con il suo economo per la sua liberalità verso i poveri, i malati, i bisognosi di aiuto. 

Nell'anno giubilare 1575 S. Carlo Borromeo venne a Roma e alloggiò alla Certosa di S. Maria degli Angeli, recandosi devotamente in processione da qui alla chiesa di S. Prassede. 
(C. Bernardi Salvetti)

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