Breve di Pio Quarto  

(Concessione delle Terme ai Certosini 10 marzo 1560)

Già dalle lettere, che ci sovviene di averti scritte fin dall’anno passato, avrai inteso che Noi in onore della B.V.M. degli Angeli e di tutti i Santi, non senza ispirazione divina come si può credere abbiamo determinato di edificare in Roma a nostre spese e della Sede Apostolica una Chiesa nelle Terme di Diocleziano, anzi di convertir le Terme stesse, le quali furono dall’empio tiranno e crudelissimo nemico della Chiesa per i comodi e i piaceri degl’Idolatri con infinito sangue e sudore dei Fedeli edificate, in culto di Dio e in devozione dei medesimi cristiani. Potrai ancora aver conosciuto dalle stesse nostre lettere la distinzione con cui abbiamo trattato l’Ordine tuo Certosino; poiché non trovandosi in Roma Comunità religiosa che non reputasse grazia e beneficio singolare l’avere un luogo così ameno e di aria così salubre, noi nondimeno a tutti gli altri abbiamo voluto anteporre l’Ordine tuo. Della qual predilezione non solo abbiamo fatta una grazia particolare ai tuoi religiosi, ma abbiamo preteso anche di provvedere alla loro sanità. Poiché essendo la Chiesa di S.Croce in Gerusalemme, cui il loro monastero è unito in luogo d’aria insalubre in modo che d’estate ogni anno vi si ammalavano gravemente e anche vi morivano. 

Perciò Noi onde condurre a termine col divino aiuto ciò che ci siamo proposti di fare, come abbiamo promesso ai tuoi religiosi, dopo aver purgato e consagrato quel luogo, abbiamo già cominciato a edificare la Chiesa, nella quale opera abbiamo impiegato molti artefici, e con non piccola spesa messe in ordine le altre cose necessarie.

Dato in Roma ai X di Marzo 1560 anno II del n. pontif.

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